…un piccolo racconto sulla nostra vita in Costa Rica
Fradicio, sono bagnato dalla testa ai piedi!
Credo non ci sia un centimetro della mia pelle che non sia infreddolito e bagnato.
È scappato un’altra volta un toro dal recinto e nonostante la pioggia sono dovuto uscire a cercarlo per sentierini fangosi e in mezzo al bosco. Ogni volta che succede qualcosa del genere penso a chi ancora mi immagina su una spiaggia tropicale a prendere il sole e guardare le onde dell’Oceano tutto il giorno tranquillo e beato.
Credo non ci sia un centimetro della mia pelle che non sia infreddolito e bagnato.
È scappato un’altra volta un toro dal recinto e nonostante la pioggia sono dovuto uscire a cercarlo per sentierini fangosi e in mezzo al bosco. Ogni volta che succede qualcosa del genere penso a chi ancora mi immagina su una spiaggia tropicale a prendere il sole e guardare le onde dell’Oceano tutto il giorno tranquillo e beato.
Sono in Costa Rica ma vivo qui: a 1000 metri di altitudine, in mezzo alla foresta umida tropicale. Una meraviglia!
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Questi tori poi non sono né miei né di Pedro.
A me piace dedicarmi alle piante…

Adesso è uno di quei momenti nei quali mi mancano un po’ le comodità di una vita normale e il desiderio di una doccia calda è enorme, ma quella che mi aspetta è una doccetta con quattro gocce d’acqua tiepida che escono da quel marchingegno firmato Lorenzetti attaccato al tubo dell’acqua.
Quando apro il rubinettino la poca corrente elettrica che arriva a casa viene assorbita quasi tutta da questo coso per riscaldare l’acqua e le luci diventano molto deboli.
Mi hanno insegnato a essere grato per quello che ho, quindi va benissimo così!
Dopo la doccia mi rilasserò su una delle panche di legno che abbiamo fatto noi, fin quando non mi farà male il sedere e poi andrò a letto sul materasso di gomma piuma! Mi viene da ridere… e so che tutto questo non ha nessuna importanza in questo momento. Mi basta dare un’occhiata a ciò che c’è fuori per essere felice. E quel che c’è fuori diventa anche quello che ho dentro.
Quando apro il rubinettino la poca corrente elettrica che arriva a casa viene assorbita quasi tutta da questo coso per riscaldare l’acqua e le luci diventano molto deboli.

Dopo la doccia mi rilasserò su una delle panche di legno che abbiamo fatto noi, fin quando non mi farà male il sedere e poi andrò a letto sul materasso di gomma piuma! Mi viene da ridere… e so che tutto questo non ha nessuna importanza in questo momento. Mi basta dare un’occhiata a ciò che c’è fuori per essere felice. E quel che c’è fuori diventa anche quello che ho dentro.
Di giorno un verde incredibile, fiori, colori, tucani, colibrì, farfalle e di notte il cielo stellato e mille rumori a riempire il buio.
Ce la siamo cercata noi un’esperienza così e adesso la viviamo di petto, il nostro “qui e ora” è fantastico e vivo. Circondati da madre natura e da persone che è difficile descrivere in poche parole. Di quelle che quando ti capita di incontrarle sei grato a Dio e all’Universo di averti messo su loro cammino.
Ce la siamo cercata noi un’esperienza così e adesso la viviamo di petto, il nostro “qui e ora” è fantastico e vivo. Circondati da madre natura e da persone che è difficile descrivere in poche parole. Di quelle che quando ti capita di incontrarle sei grato a Dio e all’Universo di averti messo su loro cammino.
Spesso mi fermo, mi guardo in giro e penso: non c’è niente o c’è tutto? Dipende con quali occhi decido ogni volta di vedere le cose. Dove viviamo non ci sono strade asfaltate, negozi e mancano tutti i servizi che potrebbero essere utili.
C’è solo una Chiesa, tirata su con i sacrifici delle famiglie che popolano quest’area e dove si celebra la messa un giovedì ogni due settimane. La funzione religiosa diventa quasi solo un pretesto, e una volta finita si mette su il caffè (quello buono, quello fatto qui), e ognuno porta pane, tortillas, dolcetti e qualcosa da condividere con gli altri.
C’è solo una Chiesa, tirata su con i sacrifici delle famiglie che popolano quest’area e dove si celebra la messa un giovedì ogni due settimane. La funzione religiosa diventa quasi solo un pretesto, e una volta finita si mette su il caffè (quello buono, quello fatto qui), e ognuno porta pane, tortillas, dolcetti e qualcosa da condividere con gli altri.

C’è anche la piccola scuola elementare che accoglie i 7 bambini di diverse età di tutta la zona.
Poi solo verde, alberi, tante mucche e qualche casetta qui e là nascosta che non da fastidio.
Poi solo verde, alberi, tante mucche e qualche casetta qui e là nascosta che non da fastidio.
Non c’è niente o c’è tutto?
Dipende da che senso do alla domanda, e la risposta poi si riflette dentro di me…
Dipende da che senso do alla domanda, e la risposta poi si riflette dentro di me…

Guarda un filo d’erba al vento e sentiti come lui. Ti passera’ anche la rabbia.
Tiziano Terzani
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